Cinefezza: Il bosco 1 (Evil Clutch)

  • Regia: Andrea Marfori
  • Con: Coralina Cataldi Tassoni, Diego Ribon, Luciano Crovato, Elena Cantarone, Stefano Molinari.
  • Genere: Horror
  • Italia 1988
Il cinema di genere italiano è ricco di "trashate" incredibili come quasi nessun altro paese, e quella che voglio proporvi oggi è forse una delle sue più lucenti e nascoste perle tanto che la rivista "Spaghetti Nightmare" l'ha etichettata come il peggior film italiano mai creato; che sia vero o no vi assicuro che vale tutta la visione, a patto però che siate ben disposti verso la totale mancanza di logica ed alla bruttezza più nefasta.
Altra curiosità, questo "Il bosco 1"(che in italia non s'è cacato proprio nessuno) è arrivato in America distribuito dalla mitica Troma(Il Vendicatore Tossico etc.), casa famosissima fra tutti gli estimatori del trash che ne ha comprato i diritti rendendolo un cult fra tutti gli appassionati nel mondo e distribuendolo come "Evil Clutch"(ma si sono persi l'incredibile accento americano della Tassoni).

Il nostro credibilissimo e normalissimo scrittore Algernon.
Qualche spoiler difficilmente evitabile. Il grosso lo lascio a voi non vi preoccupate.

"Scrittore: Vedi, ci sono cose che appaiono diverse da quello che sono. Le trote per esempio.....mentre, tranquille, nuotano nella corrente, vedono questo piccolo amo e, pensando che sia un delizioso, minuscolo pesce, una di loro si avvicina per mangiarlo. Ma naturalmente, c'è che.....è pronto a pescarla!
Tony:  è forse una storia sulla pesca?
Cindy: nou è un alccio tipou di storia.........ti stai dimenticandou gli zombiii!!"

Una scena che rievoca gli orrori più abissali

Boschi e campi di lattuga 1.

Un tizio con la tuta da meccanico si fa una bella(e lunga) passeggiata nel bosco dove incontra un'altra tizia con cui ha un amplesso; si scopre che la tizia è una sorta di strega delle fiabe con un'interessante particolarità: è dotata di un braccio uncinato che gli esce dalla vagina e con cui evira il probabile meccanico giustamente mal predisposto verso simili perversioni.....stacco.
Cindy e Tony(dopo un'agghiacciante sequenza in cui si mostrano le loro foto di una precedente vacanza a Venezia) sono in vacanza sulle Alpi, dove incontrano guarda caso la nostra strega, che terrorizzata spiega loro di come sia fuggita da un'inquietante presenza incontrata al cimitero, questi però imperturbabili fanno una capatina in paese dove conoscono uno scrittore folle che è una sorta di incrocio tra l'ispettore Gadget ed il Barone Rosso, costretto a parlare con una macchinetta alla gola e con in più la brutta abitudine di dire cose a caso in continuazione; questi(a modo suo) avvisa i ragazzi della presenza di un vaghissimo orrore cosmico che si annida in quei monti; inutile dire che i due non se lo cacheranno manco di striscio(e vorrei vedere), continuando per la loro strada e ritrovandocisi davvero nel delirante orrore cosmico, frutto della mente rettiliana di quell'incredibile regista che è Andrea Marfori.

Questa scena meriterebbe un'approfondita analisi, ma mi sono stufato di spoilerare.

Dislessia filmica.

Marfori è un ragazzo appena uscito dall'università che è tremendamente appassionato da Sam Raimi ed in particolare dal suo film "The Evil Dead"(da noi "La Casa"), famosissimo horror che aveva come caratteristica primaria(oltre a quel grandissimo di Bruce Campbell) l'utilizzo smodato della allora nuovissima "Steadycam": una sorta di macchina telecomandata con montata sopra una telecamera(spiegato cosi alla caciarona), che dava delle riprese in prima persona e con una velocità tale da suggerire alla spettatore la presenza di un orrore strisciante e sempre in agguato; colpito nell'anima da cotanta tecnologia decide di comprarne una girandoci diversi corti; riesce a trovare una produzione che gli finanzia  un film e lui non fa altro che allungare il suo corto "più riuscito" infilandoci carrellate e carrellate di riprese a casaccio con il più che probabile intento di allungare il metraggio della pellicola.
Il problema nodale delle riprese con la Steadycam è che non servono praticamente a nulla risultando sempre ridicole: la scena del cimitero col protagonista che guarda con orrore la telecamera che gli gira intorno senza che di fatto succeda nulla è molto esplicativa a riguardo.
Altro problema del film sono le infinite camminate: assisterete a lunghissimi piani sequenza che mostrano a turno i personaggi mentre passeggiano/scappano per i boschi.
Tolte le riprese riempitive quel che resta dell'opera di Marfori è qualcosa che definire esilarante è un eufemismo mica da poco.
Tantissimi piccoli grandi tocchi di classe(a partire dal titolo.......ha no Il bosco 1) che non faranno altro che farvi scompisciare; il film è stato realizzato evidentemente per essere sopra le righe, ma vedere uno zombie castrato che con perfetta perizia becca con l'amo della canna da pesca la guancia di Cindy o quel rincoglionito di Tony mettere le braccia come se pregasse su di una roccia per poi vedergliele tagliate via con la precisione di una lama da un masso scagliatogli contro, è roba rara persino per i veterani della mondezza più assoluta.
Potrei elencarvene a decine di scene totalmente deliranti(eppure il film pare volersi prendersi sul serio), ma mi limiterò a dire che la totale mancanza di logica e di coerenza con la realtà sono gli elementi che meglio contraddistinguono la pellicola.
Menzione d'onore va all'agghiacciante finto accento americano della Tassoni ("Aiucciouuuuuu, mi stannouuu inseguendouuuuuu!!!!!!") e agli assurdi dialoghi che trascendono ogni umana realtà.

Piccola curiosità; nel retro del VHS originale compare la bizzarra dicitura "Questo film ha imposto il suo regista come l'erede diretto di Frankenstein e Dario Argento".........mah.

Una perla nascosta e unica, brulicante di incosciente idiozia e che è insegnamento e monito per tutti quelli che dicono di averne visti abbastanza di film trash.
Vi metto sotto il link del film completo su Yucciubb.

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