Snes Mini, com'è e come funziona

L'operazione nostalgia intrapresa da Nintendo, iniziata con la commercializzazione del NINTENDO CLASSIC MINI, continua con l'uscita del SUPER NINTENDO CLASSIC MINI, riproposizione della storica console a 16 bit che negli anni 90 si è distinta per il parco giochi ricco di capolavori, così tanti in effetti, che ridurre il numero di giochi presenti nella versione mini a soli 21 titoli ha dato il via a numerose e giustificate polemiche.


La console

La console è la copia perfetta del Super Nintendo con le dimensioni ridotte circa il 50%, ha un ingresso audio/video HDMI e un ingresso MICRO USB per l'alimentazione, a tal proposito Nintendo suggerisce la connessione con il TV in modo di ridurre gli ingombri, scelta azzeccata direi. Nella scatola sono quindi presenti i cavetti ma non l'adattatore per la presa elettrica). Nella parte superiore abbiamo l'interruttore on/off e il pulsante reset, che possiamo usare nelle sessioni di gioco per tornare al menu principale e salvare la posizione. Frontalmente un coperchio nasconde gli ingressi dei due joypad inclusi nella confezione.

I giochi

I giochi presenti sono (come indica nintendo) 20+1: Super Mario World, Super Mario World: Yoshi’s Island, Super Mario Kart, The Legend of Zelda: a Link to the Past, F-Zero, Super Metroid, Contra III: The Alien Wars, Donkey Kong Country, Final Fantasy VI, Kirby Super Star, Mega Man X, Secret of Mana, Super Ghouls’n Ghosts, Super Mario RPG: Legend of the Seven Stars, EarthBound, Kirby’s Dream Course, Super Castlevania IV, Super Street Fighter II Turbo: Hyper Fighting, Super Punch-Out, Starfox e l'inedito StarFox 2, anche se da tempo disponibile sul web probabilmente in una versione non definitiva. Nella versione nipponica della console 5 dei titoli sopracitati sono stati sostituiti con Fire Emblem: Mistery of the Emblem, The Legend of the Mystical Ninja, Panel de Pon, Super Soccer, Super Street Fighter II: The New Challengers. I giochi "non" sono localizzati in italiano.


Il sistema operativo

Il sistema operativo riprende lo stesso schema già proposto nel NES MINI emulando in questo caso lo stile grafico "16 bit" del Super Nintendo, le copertine dei giochi sono invece in alta risoluzione. Sono disponibili alcune opzioni, tra le quali la possibilità di inserire delle "cornici" per riempire lo schermo vista la differenza di risoluzione similmente a quanto già visto nel Super Game Boy, l'adattatore che permetteva di giocare i giochi del game boy sul Super Nintendo. Inoltre possiamo selezionare 3 modalità di visualizzazione: 4:3 (standard), originale (un po più quadrata) e tubo catodico, una modalità 4:3 con le righe orizzontali classiche dei "vecchi" tv e una leggera sfocatura che diminuisce l'effetto pixelato. Per ogni gioco, indipendente dalla presenza o meno delle opzioni di salvataggio, abbiamo la possibilità di creare fino a 4 punti di sospensione attraverso la pressione del tasto reset nella parte superiore della console. Abbiamo infine una curiosa opzione "rewind" disponibile selezionando un punto di sospensione, che ci da la possibilità di scegliere con esattezza il punto in cui iniziare il gioco. Simpatica ma non so quanto utile.

Considerazioni personali

Nintendo ha trovato un altro metodo per scucire i soldi dal mio portafogli. Parliamoci chiaro, questa trovata delle mini console è davvero un idea geniale dal punto di vista commerciale, non ci sono dubbi. Nintendo Snes Mini, come il suo predecessore che emulava la console a 8 bit più famosa dell'universo, ha successo perché è bella da vedere e immediata da utilizzare anche per un impedito di tecnologia incapace di installare un emulatore sul proprio pc. Da videogamer anni 90 mi sono però chiesto: perché solo 21 giochi visto che le rom per Super Nintendo hanno una peso risibile? Ebbene, già nei primi anni 2000 Nintendo aveva trovato il modo di sfruttare i vecchi giochi usciti per il suo glorioso 16 bit realizzandone i porting per il Game Boy Advance, piccola console portatile a 32 bit che ha visto pubblicati titoli come Donkey Kong Country 1, 2 e 3, The Legend of Zelda: A Link to the Past, la serie Super Mario Advance che comprendeva Super Mario World, Yoshi's Island e Mario Bros 2 e 3 provenienti però dalle versioni a 16 bit di Super Mario All Stars. Successivamente, con l'arrivo del WII, Nintendo introduceva la Virtual Console che permetteva di acquistare la copia virtuale dei giochi per piattaforme proprietarie (NES, SNES, Game Boy, Game Boy Color e Nintendo 64) e non solo (Sega Mega Drive, Sega Master System, TurboGrafx-16, Commodore 64 e MSX).
Nintendo tutt'ora continua a commercializzare i vecchi giochi e continuerà a farlo in futuro.
E' quindi possibile che il numero di giochi presenti nel Super Nes Mini sia stato ritenuto da Nintendo congruo con la cifra a cui la console viene venduta. Per capirci, è recentemente uscito il SEGA Genesis Flashback (non commercializzato direttamente da SEGA) che viene venduto con ben 85 giochi, ma SEGA non produce più console dalla dipartita del Dreamcast e non ha un sistema simile alla virtual console di Nintendo. Poco chiara anche la decisione di escludere alcuni giochi, primo fra tutti Chrono Trigger, capolavoro indiscusso al pari di Zelda e Secret Of Mana, o il sempiterno Final Fight, il tetris dei picchiaduro a scorrimento orizzontale, un vero e proprio passatempo.
Sembra però esista una soluzione alternativa: su NES MINI infatti è già possibile inserire nuovi giochi grazie ad un hack attivabile via USB e quindi probabile che molto presto potremo usare la stessa procedura anche su SNES MINI, una prospettiva molto allettante anche per i più scettici all'acquisto del micro 16 bit.

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