The evil Within 2


  • Publisher: Bethesda Softworks
  • Sviluppatore: Tango Gameworks
  • Genere: Survival horror
  • Piattaforme: PS4, Xbox One, PC

Il vecchio The evil Within malgrado la sua mole di difetti fu un titolo che giocai con grande piacere vista la sua incredibile atmosfera ed il suo essere in pieno un survival horror parecchio ostico e molto giocabile. Ho atteso parecchio l'uscita di questo sequel con una certa trepidazione e dopo averlo sviscerato ben bene posso finalmente dire quanto ben riposti siano i 70 euro chiesti da Bethesda per questo The Evil Within 2.

Il male dentro 2.

Continuano le disavventure del detective Sebastian Castellanos, che dopo essere uscito(non certo illeso) dall'incubo del Beacon Hospital ritroviamo qui alcolizzato e privo di qualsivoglia aspettativa nella vita. Il nostro dopo aver perduto sia la moglie che la figlia viene avvicinato(mentre si sta sgargarozzando un'intera bottiglia di wischey) dalla ex collega Kidman e dagli uomini della MOBIUS: la terribile azienda che stava dietro a tutti i magheggi del precedente titolo.
Si scopre che la figlia di Castellanos(un'insopportabile bambina che alla fine dell'avventura vorrete trovare solo per sgozzarla voi) è ancora viva ed è stara rapita dalla MOBIUS che l'ha subito infilata nel mondo virtuale del satanico sistema operativo STEM in quanto la sua mente è capace di gestire l'intero ambaradan senza che imploda come al solito...o cosi almeno ho capito io. 
Vi ritroverete ad inseguire vostra figlia all'interno dello STEM nella malsana Union: cittadina virtuale che sta andando allo sfacelo, infestata dai mostri ed in mano a psicopatici che ne vogliono prenderne il controllo sfruttando i poteri della bimba.
The Evil Within era dotato di una grandissima atmosfera e di un senso di precarietà tale da farvi centellinare ogni singola risorsa a vostra disposizione; momenti di terror panico a bizzeffe legati ad una difficoltà non indifferente insomma. Tutto questo però non era sorretto da una trama coerente e ben orchestrata. Ad un prosieguo della vicenda criptico e nebuloso si aggiungevano una mole di buchi di narrazione da far invidia alle telenovelas delle tv private degli anni 80.
The Evil Within 2 tenta di correggere il tiro con una storia molto più chiara e sdoganata, facendo tra l'altro un sapiente uso dei colpi di scena e più in generale di una più che sufficiente sceneggiatura.
La trama va a ravanare nella mente del protagonista approfondendone tutti gli aspetti e cercando di coinvolgerci il più possibile, ma con risultati abbastanza altalenanti.
Ho trovato(malgrado la decadenza delle ambientazioni, e la bizzarria di certe scelte) un senso di già  visto bello forte, dovuto più che altro alla banalità del racconto ed alla mancanza i quei momenti di puro terrore intimo che erano legati agli angusti antri del Beacon Hsopital.
Il gioco si lascia giocare e gustare tranquillamente, e più di una situazione vi appagherà senz'altro delle ore spese, ma scordatevi della tensione del primo The Evil Within, quello è sicuro.
La malatissima cittadina di Union è talmente ricca di momenti truculenti da far concorrenza ai peggiori filmacci gore tedeschi.

Un tranquillo week-end a Union

The Evil Within 2 è come il predecessore un classico gioco d'azione con visuale da dietro le spalle. Questa volta si è voluto fare le cose in grande: abbandonati(in parte) gli angusti ambienti del primo, ci ritroveremo il più delle volte a vagare fra i quartieri di Union, ricchi di aspetti secondari e sotto-missioni da portare a termine per rimpinguare il vostro misero inventario.
L'enorme ampliamento degli ambienti rispetto al primo titolo è stata da subito cosa ben gradita, e inizialmente l'idea di vagare furtivamente(sempre la migliore cosa) tra orde di non morti virtuali alla ricerca di risorse e intrecci narrativi nascosti mi ha intrigato parecchio, purtroppo però la cosa non è stata gestita propriamente nel migliore dei modi. Le attività secondarie sono perlopiù fini al ritrovamento di oggetti e munizioni(dopo una buona mezz'oretta vi sarete stancati e avrete magari sprecato più munizioni che altro) e non ci sono molti altri motivi-se non ricercati nel mero potenziamento- per non passare direttamente all'obiettivo primario.
Armi e potenziamento del personaggio sono ben gestiti e divertenti da usare: un buon numero di bocche da fuoco migliorabili in ogni loro aspetto, e una equilibratissima crescita delle abilità del personaggio -legata al raccoglimento del solito gel verde dai cadaveri dei mostri sconfitti- vi faranno passare a poco a poco da totale inetto a vera e propria macchina da guerra.
Il feeling delle armi è davvero ottimo, avrete oltretutto la possibilità di smembrare i mostri con una certa precisione, anche se il sistema di collisioni non mi è sembrato sempre perfetto.
La difficoltà di base è diminuita di parecchio ma come già detto non aspettatevi di essere un super soldato, le animazioni del vostro avatar sono quelle di un uomo normale con tutti i limiti e l'imprecisione che ne conseguono(scordatevi di centrare alla testa i non morti che vi hanno avvistato senza i dovuti potenziamenti).
L'andazzo delle missioni principali è di norma ben gestito, tranne per dei momenti morti che delle volte ho trovato abbastanza fastidiosi, niente comunque che possa andare ad inficiare il vostro prosieguo nella trama.
Il level design degli interni non è sempre perfetto, ho oltretutto trovato fastidiosa la scelta di cambiare spesso le carte in tavola con la trovata della realtà virtuale(livelli che cambiano morfologia in base alla mente malata dei nemici che si avvicendano nella storia, cosa che dovrebbe aumentare la tensione ma che invece tende solo a rompervi/mi le palle).
Altro piccolo difetto che ho riscontrato è legato alle animazioni dei non morti canonici che delle volte vedrete inseguirvi al rallentatore, cosa molto strana in qualsiasi motore grafico dell'odierna generazione, ma tant'è...
Graficamente ci troviamo davanti ad un gioco tripla A abbastanza ben fatto ma che non fa certo gridare al miracolo: la città e alcuni interni sono ben realizzati ma noterete spesso texture scialbe ed ambienti fin troppo spogli. Discorso a parte sui mostri(che qui più che nel primo) sono folli, deliranti e tecnicamente ottimi.
L'intelligenza artificiale delle creature è pessima: non sarà raro vedervi venire incontro un zombi ad oltranza dopo essere stato fermato dalla portiera di una macchina, e quando scoperti basterà allontanarvi nei cespugli per qualche secondo per far perdere le vostre tracce.
Non ho notato troppi cali di frame-rate(a parte nelle situazioni di caos totale), ma un repertorio di animazioni fatte alla bell'e meglio(i rallentamenti di cui vi parlavo prima ad esempio) ed un ritmo da survival horror a 30 fps non dovrebbero certo appesantire alcun motore grafico di ultima generazione. 
Sonoro ottimo con un doppiaggio come al solito buono(saranno i continui cigolii e rumori vari durante le vostre esplorazioni che vi faranno stare sul chi vive più che tutto il resto).
Muovervi furtivamente è tutto, a meno che non vogliate sprecare le vostre munizioni tutte in una volta e affrontare il gioco armati solo del vostro fido coltello



The Evil Within 2 è sicuramente un buon seguito, ma non aspettatevi certo nulla di imperdibile.
Una trama buona ma che ha perso parecchi dei punti di forza del primo ed un gameplay più che classico arricchito(e diluito) da tutti i fronzoli che generalmente stanno dietro a molti degli action delle ultime generazioni. Un buonissimo gioco ma nulla più.



7,5


Francesco Arrigo.







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