Le cronache di FFVI - Capitolo 2


Capitolo 2
Il cacciatore di tesori

TERRA: “Cosa hai in mano.”
ARVIS: “Questa...e' la corona della schiavitù. Frena i tuoi sogni, i tuoi desideri e ti rende vulnerabile all'oscurità. Adesso questa la tengo io, va distrutta. Eri svenuta nelle miniere. Ho capito chi ti ha mandato qui e ho anche capito che sei del tutto innocente.”
TERRA: “Sono confusa... Chi mi ha mandato qui?”
All'improvviso bussano violentemente alla porta.
GUARDIA DI NARSHE: ”Aprite! Stiamo cercando il pilota del Blindato Magitek!”
Arvis si avvicina verso l'ingresso e Terra impaurita lo segue.
GUARDIA: “Aprite la porta immediatamente e consegnate la ragazza! E' un agente imperiale!”.
TERRA: “Agente imperiale? Blindato magitek....?”
ARVIS: “Non c'è tempo per le spiegazioni. Devi fuggire, e alla svelta! Le guardie non ascolteranno le tue ragioni?”
ARVIS: “Di qua! Presto!”
I due velocemente passano dall'ingresso alla camera da letto dove riposava Terra. L'anziano le mostra la porta che conduce sul retro.
ARVIS: “Fuggi dalla citta' passando dalle miniere. Io cerchero' di mettere i bastoni tra le ruote alle guardie.”
Terra ringrazia l'anziano con uno sguardo dolce e di corsa esce dal retro della casa. L'uscita la porta sopra un ponte di legno, mentre lo percorre con prudenza viene scoperta dalle guardie con i lobos. La ragazza comincia a correre e fortunatamente l'ingresso delle miniere la salva. Lei però, a differenza degli abitanti di Narshe, non conosce quelle caverne. Viene attaccata dai ratti mannaro che grazie alle sue doti vengono subito sconfitti. Le caverne erano illuminate dal fuoco delle torce sparse dappertutto. Era difficile da percorrere, poiché in alcuni punti il rischio di precipitare ne vuoto era alto. All'improvviso....
GUARDIA: “Eccola, prendiamola! Senza quel mostro d'acciaio sarà nostra!”
Terra fugge a destra e a manca ma alla fine viene circondata. Non ha alcuna possibilità di fuga. In cuor suo sa che verrà catturata e imprigionata, o ancor peggio torturata o giustiziata, per qualcosa che lei nemmeno ricorda di aver fatto. Un senso di paura e nausea la invade, mentre il destino fa il suo dovere. Trema il suolo sotto i suoi piedi, precipita in un vuoto tanto buio.

*****

KEFKA: “Mia cara maghetta... Nbwahahahah! Con questa corona della schiavitù sarai mia!”
Era la voce di un pazzo. Continuava ad echeggiare nella sua mente. Era un sogno o un ricordo? Difficile da capire in quello stato di confusione. Quella scena nella sua mente andava avanti. Si ricordo' dell'uomo, il generale Kefka Palazzo. Terra fu sottoposta all'addestramento sotto l'impero di Gesthal, per le sue misteriose doti magiche, che combinate con la tecnologia magitek, avrebbe creato il soldato perfetto. Era il combattimento finale dell'addestramento, contro tre soldati sui blindati.
KEFKA: “Nbwahahahahah! Bruciali tutti come legna da ardere!!!”
Terra non esito' nemmeno un secondo, uccise quei soldati senza alcuna pietà. Era l'effetto provocato dalla corona della schiavitu'.
TERRA: “(Sono stata io a fare questo? No, non puo' essere, io non sono cosi'! Ho ucciso degli uomini...)”.
I sensi di colpa la invasero, ma non distrassero il ricordo. Finito l'addestramento Kefka e Terra escono dal magazzino. Ad attenderli fuori ci sono l'imperatore e gli altri due generali dell'impero, un uomo di statura media, capelli biondi e castani e una donna bionda con occhi color cielo. Si trovavano sul pulpito del palazzo dell'imperatore, nel Vektor.
GESTHAL: “Soldati, è l'alba di una nuova era! La magia che credevamo perduta è tornata nelle nostre mani. Siamo gli eletti!
E' giunto il momento di rivendicare il nostro dominio sul mondo intero. Niente ci potrà fermare!”
I SOLDATI: “Urra', evviva l'imperatore Gesthal:”

*****
Nel frattempo, l'anziano Arvis riceve visite. Non è certo una serata noiosa per lui. Dalla porta sul retro spunta un giovane dall'aria leggera, una strana bandana con una piuma copriva i suoi capelli tra il grigio e il castano chiaro, vestito di blu con stivaletti marroni, sotto la giacca una camicia bianca. Aveva con se un pugnale e un borsello porta oggetti.
ARVIS: “Vedo che il mio e il tuo concetto di fare in fretta sono ben diversi...Eri troppo preso dai tuoi furti, per caso?”
Locke Cole
Un viaggiatore instancabile che setaccia il mondo alla ricerca di antichi tesori”

LOCKE: “Per essere precisi ero alla ricerca di tesori perduti.”
ARVIS: “Questione di sfumature...”
LOCKE. “Non è cosi', c'è una bella differenza. E comunque hai qualche incarico per me?”
ARVIS: “Ebbene si. Ho trovato la ragazza e l'ho fatta fuggire.”
LOCKE: “Vuoi dire...che le guardie della città le stanno dando la caccia e io la devo aiutare.”
ARVIS: “Esatto...questo posto ha le risorse per resistere all'impero...ma non vuole usarlo. Chissa' se dopo questo attacco Narshe si unirà alla causa...
La gente qui è troppo stupida ed orgogliosa per unirsi alla Resistenza...ma dopo che la neutralità è stata infranta, sono curioso di sapere come agirà la città.”
LOCKE: “La Resistenza ha bisogno di molti uomini, è la nostra unica possibilità di impedire questo folle piano di Gestahl e dei suoi scagnozzi”.
ARVIS: “Ho cercato di spiegare loro che la ragazza era solo un fantoccio nelle mani dell'impero, ma non mi hanno dato ascolto.”
LOCKE: “Ok, la aiuterò a fuggire da Narshe, anche se non saprei dove portarla.”
ARVIS: “Beh, la cosa migliore sarebbe dirigersi a Figaro. Sbigati ora.”
Locke parte così verso le miniere. Saranno passati circa mezz'ora da quando Terra è fuggita. Il giovane cacciatore di tesori compie un percorso obbligatorio. Arriva in un punto in cui si vede un enorme buco nel suolo. Lui conosce molto bene quelle miniere, ne possiede una mappa. Da buon ricercatore di tesori è collezionista di molte mappe, alcune addirittura le traccia lui stesso.
Capisce ben presto che quel cedimento era recente.
LOCKE penso': “(Vuoi vedere che la ragazza è cascata in questo piano? Dunque secondo la mappa dovrebbe essere laggiu, dietro l'ingresso verso sud)”.
Si calo' giu con una corda, era molto agile e veloce a fare queste cose.
In effetti trovo' sdraiata a terra priva di sensi la giovane misteriosa. Le tocco' il polso per assicurarsi che fosse viva. Rimase un po' ad ammirare la sua rara bellezza e se la carico' in spalla.
LOCKE: “Per fortuna ti ho trovato prima io. Le guardie di Narshe sono stupide. Non sono in grado di ricordare i vicoli delle miniere”.
GUARDIA: “Eccola ce l'abbiamo in pugno”.
LOCKE: “Perfetto, come non detto... sono accorsi numerosi”.
VOCE MISTERIOSA: “Kupò!”
LOCKE: “uh... Un moguri?”.
MOGURI: “Kupò kupò!”.
LOCKE: “Mog? Sei tu? Siete venuti per aiutarci?”

Un Moguri che parla come gli uomini,
capace di evocare magici poteri con la sua danza”




MOG: “Mog kupò aiutare amico Locke, noi amici kupò combattere, voi scappare verso libertà”.
I moguri erano grandi amici di Locke e lo avrebbero aiutato a scappare insieme alla ragazza. Erano molto abili nella danza, la utilizzavano per evocare magie e tecniche di combattimento. Il loro habitat naturale era il sottosuolo. Gli umani per loro erano degli intrusi.
Mentre i moguri tenevano a bada le guardie Locke inizio' la sua fuga con la ragazza svenuta tra le sue braccia. Aveva ben altro compito da svolgere.
LOCKE: “Grazie Mog. Grazie Moguri, vi dobbiamo un enorme favore!”
Il giovane avventuriero attraverso' l'ultimo tunnel fino ad arrivare in un vicolo cieco. Guardo' la parete piu' piccola, premette un pulsante tra le rocce che apri' un varco. Era un passaggio segreto che permetteva di uscire dalla città. Nel mentre...
LOCKE; “Hey, ti sei ripresa?”
TERRA: “Tu, mi hai...salvata?”
LOCKE: “Beh, devi ringraziare i moguri piuttosto”
TERRA: “Non riesco a ricordare nulla... e' come se la mia mente fosse offuscata dalla nebbia.
LOCKE: “Oh, hai perso la memoria?”
TERRA: “Si, mi è stato detto che prima o poi i ricordi torneranno”.
LOCKE: “Ah, allora è amnesia...non preoccuparti. Ci sono io qui con te. Starò al tuo fianco finchè non ricorderai di nuovo tutto.”
TERRA: “Grazie”.
LOCKE: “Non sono il tipo che abbandona le persone per un nonnulla... te lo prometto, ti proteggerò! Adesso pero' sbrighiamoci e usciamo via di qui. Dobbiamo dirigerci a sud, verso il deserto.”
TERRA: “Un deserto? Ma non abbiamo nulla, acqua...cibo...”
LOCKE: “Non preoccuparti... Arvis ha pensato a tutto. Troveremo le provviste prima di lasciare Narshe. Abbiamo nascondigli ovunque qui”.
TERRA: “Perchè mi state aiutando... Come posso fidarmi di voi?”
LOCKE: “Fidati e basta... Saprai tutto tra un po'... E se vuoi potrai aiutarci...
Adesso filiamo via, verso il castello di Figaro!”.

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