Final Fantasy VI, The chronicles of - Chapter 1



Idea originale e Personaggi: Squaresoft

Avvertenze: Il seguente progetto non è da considerarsi “a scopo di lucro”. Semplicemente lo scopo è quello di fornire un ulteriore godimento ai numerosi fan della serie Final Fantasy.


PROLOGO

Tanto tempo fa il Mataisen, la guerra dei Magi, ha distrutto il mondo intero.

Quando le fiamme si spensero, del mondo non rimase che la carcassa. La magia aveva perso il suo potere. Nel millennio che seguì, la magia fu sostituita da ferro, polvere da sparo e macchine a vapore. Sull'arida terra tornò, lentamente, la vita. Tuttavia, oggi vi è un essere che intende risvegliare l'antica magia e usare il suo temibile potere per conquistare il mondo intero. Come si può essere tanto folli da voler causare una seconda, irreparabile tragedia?

ファイナルファンタジー VI

Capitolo 1
La ragazza Magitek

Sembrava una serata tranquilla come tutte le altre.
In quella sera a Narshe nevicava e un vento morbido sembrava fare da eco alle voci di tutto il mondo..Le vecchie lanterne di vetro delle case e dei negozi erano ormai spente, sostituite dalle lampade elettriche lungo le strade. Le guardie di Narshe, composte indistintamente da giovani e anziani, vestiti con le loro uniformi calde stavano per dare il cambio al turno di notte. Non c'era distinzione tra estate e inverno. Le case di legno erano tutte coperte di neve. La neve a Narshe era eterna. Le guardie indossavano delle uniformi molto pesanti, i loro volti non potevano essere contraddistinti, poiché per il freddo l'unica parte che rimaneva scoperta erano gli occhi.Le loro impronte nella neve svanivano nel giro di pochi minuti. Quella sera Narshe era cosi.
Narshe è una citta fiorente, situata a nord, presso le montagne del continente di Figaro nord. Una città dove si estrae il carbone, dove la maggior parte degli uomini lavora nelle miniere o fa la guardia di notte, o addirittura svolge entrambi i compiti. Le guardie avevano con se i Lobos, mammiferi simili ai cani lupo. Tutta questa sorveglianza era dovuta al fatto che spesso, la città, era l'obiettivo di diversi gruppi di saccheggiatori.
Nonostante cio', quella sera Narshe fu invasa.
Non molto distante da Narshe, tre mostruosi Robot pilotati sostavano su una collina. Tre Blindati Magitek, dell'esercito dell'Impero di Gesthal, che emanavano sporadiche scintille dal petto della corazza accompagnate da un basso ronzio di motori erano pronti ad entrare in città, con intenzioni sicuramente non pacifiche. Ognuna delle armature alta circa 5 metri era pilotata da un soldato. Due di loro indossavano la classica armatura imperiale di colore marrone mentre l'altro soldato era una donna minuta dallo sguardo assente, senza emozioni, che non indossa un uniforme, bensì un vestitino rosso rubino corto, con stampato un motivo floreale, una serie di fusciacche di diversi colori che le cingono la vita, guanti rossi senza dita che arrivano fino al gomito, collant rosa chiaro con motivi a fiori, stivaletti rossi con punte dorate e un lungo mantello rosa con lo stesso motivo floreale dei collant. I capelli e gli occhi verde smeraldo. Le sue labbra in alcuni momenti sembravano quasi muoversi con l'intento di dire qualcosa, come se fossero frenate da qualcosa.
BIGGS (con voce profonda e audace): “Hey Wedge, ecco la città...”
WEDGE: “Etcciuuu....Non riesco ancora a credere che un Esper sia stato trovato intatto, 1000 anni dopo la Guerra dei Magi...”
La sua voce si spense, guardò Biggs e la donna e si lasciò sfuggire un gridolino di paura. Wedge era stato sempre il meno coraggioso dei due, nonostante gli ordini ufficiali venissero dati a lui. Biggs sorrise, quasi prendendosi gioco del suo compagno.
BIGGS: “Pensi che sia ancora vivo?”
WEDGE annuì: “Probabilmente si, a giudicare all'urgenza degli ordini. Brrr, tremo per il freddo. “
BIGGS: ”Secondo me tremi per la paura, eh eh.”
WEDGE: “Paura di cosa? Di un Eper congelato? Piuttosto ho piu paura della ragazza.”
BIGGS: “La strega? E' pericolosa. Ho sentito dire che ha fatto fuori 50 blindati Magitek in meno di tre minuti.”
WEDGE: “Non c'è da preoccuparsi. Con quell'affare in testa non potrà nuocere. Almeno non a noi. E' obbligata ad eseguire gli ordini del generale.”

“Una misteriosa giovane, nata con il dono della magia, 
ridotta in schiavitù dall'Impero di Gestahl.”

La corona della schiavitù era una semplice fascia marrone, ma aveva il potere di congelare la memoria di chi la indossava e di rendere la mente debole, a tal punto da inibire il libero arbitrio. Solo chi la indossa può capire cosa si prova e di certo i due soldati poco si preoccupavano della povera ragazza.
I tre ripresero il loro cammino verso la città, tra il freddo e i venti ululanti. Wedge ordinò di caricare l'energia dei laser magitek alla massima potenza. Giunti alle porte di Narshe, Biggs cominciò a sorridere ed aumentò la velocità del blindato, a dimostrazione del fatto che era un vero amante del terrore.
WEDGE esclamo': ”Avanti...verso le miniere”.
GUARDIA DI NARSHE: “Fermi! Cosa ci fate qui con questi mostri d'acciaio? L'imperatore Gestahl sa benissimo che Narshe è una città neutrale.”
WEDGE: “Abbiamo sentito dire che è stato ritrovato qualcosa di interessante, di interesse esclusivo dell'Impero. Siate saggi e prudenti per la vostra incolumità e mettetevi da parte. Anzi, portateci direttamente al nostro obiettivo e nessuno si farà male.”
GUARDIA: “Noi siamo abituati a rispettare gli accordi e il Trattato di pace parla chiaro. Andate via, state invadendo il nostro territorio senza permesso”.
BIGGS: “Peggio per voi, poveri idioti”.
Biggs scaglia un potente raggio infuocato verso le guardie e i lobos, incenerendoli senza lasciare loro scampo. Una scena di terrore che non si vedeva da parecchio tempo. Si decretò cosi l'inizio di una nuova disputa tra il bene e il male, tra chi ha sete di potere e chi ha semplicemente il desiderio di vivere in libertà.
E' l'inizio di una grande avventura, fatta di amore, odio e magia.
Lungo le vie della città chiunque osava ostacolare il cammino dei giganti magitek veniva eliminato. Anche la ragazza, senza esitare, premeva quei bottoni che facevano scoccare potenti raggi di luce scintillante. Nessuno poteva ostacolare il cammino di quei soldati. Il potere Magitek era devastante.
Dopo aver ucciso tutte le guardie che intralciava il loro cammino, i tre soldati entrarono finalmente dentro la caverna che porta alle miniere. I sottorranei erano abbastanza difficili da raggiungere per una persona comune, per via dei mostri. Ma per loro fu un gioco da ragazzi. Uno dopo l'altro sconfiggevano quelle oscure creature senza il minimo sforzo, sin quando arrivarono davanti all'ingresso dell'ultimo scavo. La strada era sbarrata da una recinzione d'acciaio, ma Biggs con una potente carica spalancò le porte.
Con lo stupore del gruppo, usci' fuori dall'enorme buco una gigantesca lumaca, il cui guscio era circondato di continue cariche elettriche.

WEDGE: “Dannazione! Questo deve essere il guardiano delle miniere, Ymir. Il generale mi aveva avvertito. Non dobbiamo assolutamente attaccarlo col raggio tonant....”
Nemmeno ebbe il tempo di completare la frase che Biggs sparo' addosso al mostro un potente raggio elettrico. Il mostro risucchio l'energia di quel raggio e la scagliò in maniera rapida all'intero gruppo.
I tre ne rimasero gravemente feriti. Le mani della ragazza improvvisamente si illuminarono, per istinto, espellendo tre fasci di luce bianca che in modo tenue e delicato copri i loro colpi. Con loro stupore, le loro ferite guarirono in maniera incredibilmente istantanea.
BIGGS: “Wedge, hai visto pure tu?”
WEDGE: “E' incredibile!...Non abbiamo tempo...sconfiggiamolo subito...”
La ragazza chiuse gli occhi e lancio' una potente magia contro Ymir, una magia oscura che trafisse la carcassa del lumacone e la spacco in frantumi. I due rimasero a bocca aperta per quel potente colpo che di sicuro non era opera della tecnologia dell'impero...Ne erano certi...Quella era magia nera. Una volta sbarazzatosi del guardiano, il gruppo raggiunge finalmente il blocco di ghiaccio contenente l'esper. Rimasero per circa un minuto in silenzio a fissare, con loro stupore, quella meraviglia soprannaturale.
WEDGE: “Mi chiedo come sia possibile che ci sia qualcosa del genere nel nostro mondo”
BIGGS: “Si sarà sicuramente congelato prima che la triade chiudesse il portale...1000 anni fa....tutto questo tempo. E noi mio caro compagno, noi avremo l'onore di portarlo al cospetto dell'imperatore...Diventeremo eroi...ahahah.
WEDGE:” Già...e forse riceveremo una promozione, cosi finalmente non dovremmo piu' faticare come adesso:”
BIGGS: “Preparo i cavi d'acciaio.”
Mentre i due scendevano dal blindato magitek, la ragazza si avvicinò all'esper, senza aver timore di nulla, come se l'esper la stesse chiamando. Quando tocco con un dito la superficie del blocco ghiacciato, una strana luce illuminò i loro corpi.
WEGDE: “Che succede...la mia mano sta scomparendo....le mie braccia....le mie gambe....aaaaaaaaaaahhhhhhhh.......”
BIGGS: “Cosa diavol....ohh.....nooo.........nooooooooooooooo”.
Entrambi spariti. Svaniti nel nulla! La reazione provocata dal contatto con la giovane donna fu letale per i due soldati dell'impero. E non rimase traccia di loro.
La ragazza perse i sensi....

*****

Il rintocco di un orologio la sveglio'. Sentiva intorno a se calore, avvolta tra le calde coperte. Realizzò in poco tempo che si trovava al sicuro, ma soprattutto lei capì che poteva pensare...la sua mente era piu' leggera...libera.
ANZIANO: “Che sorpresa...Non ho mai visto nessuno riprendersi così in fretta”.
RAGAZZA: “Dove mi trovo? Riesco a parlare. Cosa è successo...non ricordo nulla...la mia testa...”
ANZIANO: “Io sono Arvis, un povero vecchio di città. Non preoccuparti, i ricordi torneranno, anche se non subito.”
RAGAZZA: “Io....mi chiamo....Terra.”

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